Un gruppo internazionale di scienziati, guidati da Shoukhrat Mitalipov dell’Oregon Health and Science University, ha modificato geneticamente con successo embrioni umani, al fine di correggere la mutazione del gene MYBPC3 responsabile dell’inspessimento del muscolo cardiaco alla base della malattia ereditaria conosciuta con il nome di cardiomiopatia ipertrofica. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica CRISPR–Cas9 gene editing, grazie a delle “forbici molecolari” hanno dimostrato di poter efficacemente rimuovere il gene mutato poi prontamente riparato dalle cellule dello zigote usando il gene sano come stampo.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature dove peraltro gli scienziati hanno dichiarato che gli embrioni non erano destinati ad un futuro impianto e che non sono state osservate mutazioni inattese.
Sebbene gli Stati Uniti abbiano deciso di non destinare fondi federali per la ricerca sugli embrioni la legge americana non considera illegali tali pratiche. Lo scorso febbraio l’US National Academics of Science, Engineering, and Medicine in un importante documento ha stabilito che agli scienziati dovrebbe essere permesso l’utilizzo dell’ingegneria genetica nella ricerca sugli embrioni e che dovrebbe essere considerato accettabile l’utilizzo di queste tecniche qualora l’obiettivo sia debellare malattie potenzialmente devastanti e quando sostanzialmente non esistano ragionevoli alternative.
Leave a Reply